Quando si è destinati a diventare colpevoli, non è necessario avere qualcosa da rimproverarsi. Il senso di colpa si aprirà un varco con qualsiasi mezzo. È la predestinazione. Il giansenismo: altra invenzione olandese.
p. 32
La trappola
Un aeroporto. Un uomo che legge, ingannando l’attesa di partire. Uno sconosciuto fastidioso che cerca di attaccare bottone. Tutto fa pensare a un piccolo contrattempo. Un banale intoppo nella solita routine. Eppure, è il punto di partenza di una trappola in cui Texor Texel incastra Jérôme Angust, la stessa trappola in cui cade il lettore di “Cosmetica del nemico” di Amélie Nothomb ed edito da Voland che non può non lasciarsi rapito da questo giallo insolito e brillante.
-Non va dimenticato che è il mio senso di colpa a ispirarmi il desiderio di essere ucciso da lei. -Se fosse vero, non se ne vanterebbe tanto. Il rimorso è una colpa supplementare. -Sta citando Spinoza! -Mica è colto solo lei! -Spinoza non mi piace. -È normale. A me piace molto. -Le ordino di uccidermi! -Non amare Spinoza non è una ragione sufficiente perché io la uccida.
p. 72
Il romanzo breve: tra filosofia e comicità
Che cosa c’entra la cosmetica con un passante che chiede a un ignaro passeggero di ucciderlo? Perché questo passante parla di giansenismo? Ma, soprattutto, per quale motivo quest’uomo sbucato dal nulla conosce il nome del passeggero? È lui il nemico cui si riferisce il titolo del romanzo?
p. 76
Nella forma preferita dell’autrice e quindi quella del romanzo breve, la scrittrice belga riesce a metterci spalle al muro, con dialoghi mozzafiato e divertentissimi, in un crescendo di tensione che ci porterà a fare i conti con la doppiezza dell’uomo e con il suo vero nemico: se stesso.
Una lotta all’ultimo e più arguto motto di spirito smaschera con grazia l’incapacità – sempre attualissima – di sapersi guardare allo specchio e riconoscersi per quello che davvero si è.
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Nothomb riporta a galla quel tentativo disperato di rimozione della colpa e di ricostruzione della propria immagine che riesce a giustificare le azioni e persino i pensieri più abietti.
Alla fine, la resa dei conti non può che essere con il nostro alter ego e con quella cosmetica che, proprio come spiega Texor Texel, inesorabilmente ristabilisce l’ordine universale.
-È troppo facile. Con un argomento simile, può trovare risposta a ogni assurdità. -Normale. Sono la tua parte diabolica. Il diavolo ha una risposta per tutto.
p. 92
Brillante, sarcastico, lievemente sadico. Super consigliato.
Non sono una scrittrice, non sono una giornalista, non sono una pittrice, né una musicista. Non sono un'attrice, non sono una ballerina. Sono una "creatista": un po' creativa e un po' artista ;)
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