Solo se sono libera

Qualche settimana fa mi sono imbattuta casualmente nella lettura di un articolo di filosofia che mi ha fatto sentire abbastanza stupida. Avevo dimenticato quanto ci si può sentire inebetiti dal linguaggio filosofico. Nonostante questo, una frase sull’Illuminismo e sul ruolo che può giocare nella situazione odierna mi ha incuriosita talmente tanto che ho superato l’iniziale crisi di autostima. Ed è così che ho scoperto “Solo se sono libera” di Ágnes Heller, edito da Castelvecchi.

A proposito di Libertà: breve bio

Nata nel 1929 a Budapest, questa filosofa ungherese attribuisce un valore “supremo” al concetto di libertà, probabilmente perché fu prima perseguitata dai nazisti, in quanto ebrea, e poi, dopo essere stata allieva di György Lukács ed essere diventata una figura di spicco della Scuola di Budapest, nel 1968 fu costretta a lasciare l’Istituto di Sociologia dell’Accademia delle Scienze a causa delle critiche che mosse all’invasione sovietica della Cecoslovacchia.

Ágnes Heller ha conosciuto moltissime realtà accademiche diverse, viaggiando negli Stati Uniti (dove nel 1978 assunse la cattedra di Hannah Arendt), in Austria, Germania, Spagna e Australia. È conosciuta in Occidente come la teorica dei «bisogni radicali e della rivoluzione della vita quotidiana» ed è considerata una delle più significative filosofe e intellettuali del secolo scorso e anche di questo, con la sua lotta al totalitarismo e al regime sovranista di Orbán.

Fa per te se

  • Amavi la filosofia e/o la ami tutt’ora e questa filosofa ti era sfuggita
  • Ti piace scavare nei meandri della materia filosofica per scandagliare l’attualità
  • Vuoi scoprire quanto e perché l’Illuminismo può ancora salvarci la vita

La citazione che vale il saggio

(…) se qualcuno dovesse chiedere a me, come filosofa, che cosa si dovrebbe imparare al liceo, risponderei: “Prima di tutto, solo cose inutili: greco, latino, matematica pura e filosofia. Tutto quel che è inutile nella vita”. Il bello è che così, all’età di diciotto anni, si ha un bagaglio di sapere inutile con cui si può fare tutto. Mentre col sapere utile si possono fare solo piccole cose.

p. 34

Super consigliato! E non temete: non è un mattone, anzi. Provare per credere.

Alla prossima puntata, amici lettori!